Nell’Unione Europea il vento batte il combustibili fossili e il nucleare.
Nel 2009, fra tutti i nuovi impianti per generare energia elettrica, quelli eolici hanno appunto primeggiato.
Lo dicono le statistiche diffuse lunedì dall’Ewea, European Wind Energy Association.
L’anno scorso, l’eolico ha raggiunto il 39% della nuova capacità installata nell’Unione Europea, seguito dagli impianti per ricavare energia elettrica dal gas (25%) e dagli impianti solari fotovoltaici (17%). E non solo.
Sempre secondo l’Ewea, l’Europa ha dismesso più impianti a combustibili fossili e nucleari di quanti ne abbia installati, e complessivamente è ad energie rinnovabili il 62% dei nuovi impianti per la produzione di energia elettrica.
Nel 2009, gli investimenti europei per impianti eolici hanno raggiunto i 13 miliardi di euro, compresi 1,5 miliardi per impianti eolici offshore.
In tutta l’Unione Europea sono stati installati impianti eolici per una capacità complessiva pari a 10.163 MW , con un incremento del 23% rispetto al 2008.
L’Italia come se l’è cavata? Non male. Sempre nel 2009 si è piazzata al terzo posto per nuova capacità eolica installata, con 1.114 MW. La precedono la Spagna con 2.459 MW, e la Germania con 1.917 MW. Al quarto posto la Francia, 1.088 MW.
Dall’European Wind Energy Association le statistiche 2009 sui nuovi impianti per produrre energia elettrica
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