Noi siamo soliti non “sparare sulla croce rossa” ed evitiamo di rispondere ai deliri di qualcuno ma, con l’articolo-opionione uscito sulla Gazzetta di Parma di oggi, l’ex Sindaco Pietro Vignali non può non ricevere una risposta secca e dura.
Come un mantra, aiutato in passato anche dall’ex vicesindaco Buzzi, ripete che il Comune ha un bilancio solido e che il debito abnorme è solo un’invenzione (manca solo la citazione ai Comunisti, come il suo mentore Berlusconi); parla solamente di crisi finanziaria e immobiliare che è la causa di tutti i mali e, casualmente, torna sempre sulla città di Torino. Noi crediamo che Torino sia una città molto differente da Parma e che, come già a suo tempo quando tentava di fare paragoni con Venezia per spostare l’attenzione dai problemi legati alla corruzione nel Comune di Parma, sia necessario analizzare solamente la situazione della nostra città senza trovare alibi alcuno; altrimenti sarebbe il caso di portare come esempio i nostri cugini reggiani che, nonostante la stessa crisi, entrate decisamente inferiori e lo stesso patto di stabilità, continuano ad erogare servizi e a portare avanti infrastrutture senza problema alcuno.
Pensiamo che questa sua uscita sia veramente fuori luogo e un insulto verso tutti i cittadini parmigiani ed in particolar modo verso chi, con contratto a tempo determinato, è stato lasciato a casa a causa delle casse comunali in deficit pauroso. Ricordiamo all’ex sindaco, che sembra ancora vivere in un mondo tutto suo, che al momento tutti i contratti a tempo determinato in scadenza, automaticamente non vengono rinnovati e decine di persone sono state mandate a casa dopo anni di lavoro per l’amministrazione comunale, sono stati azzerati parecchi cda delle società partecipate per tamponare i continui sperperi di denaro pubblico nati con la sua gestione, i mille cantieri in città giacciono abbandonati come cateri dopo una guerra e potremmo citare altri numerosi esempi di come la sua gestione forsennata abbia prosciugato le casse comunali. Certo, la crisi ha inciso fortemente ma questo non può essere una scusa o un alibi per celare anni di malgoverno!
Un antico detto recitava: “chi è causa del suo mal, pianga se stesso”; ecco, crediamo che l’ex sindaco dovrebbe mettersi a fare autocritica e chiedere scusa alla città invece di inventare giustificazioni assurde, come se tentasse di riciclarsi in vista delle prossime elezioni.
Il Popolo Viola di Parma